In questi giorni mi sono in un certo senso impegnato in un esperimento. Volevo vedere se era possibile fare lo scrittore come 'lavoro d'ufficio'. Mi spiego: Sto cercando di scrivere un capitolo al giorno, iniziando con la prima stesura dalla mattina alle 8:00 fino a -più o meno- le 13:00. Pausa pranzo. Poi passo alla correzione di bozze e alla rilettura fino alle 17:00.
Questo vi da la misura di quanto io mi impegni nel mio lavoro reale XD
Beh, questo esperimento durerà solo per questa settimana, quindi aspettatevi altri due capitoli tra giovedì e venerdì (Oggi è festivo :D). Intanto però comincio a notare un primo tipo di impatto di questo 'metodo' sulle storie che scrivo. I capitoli risultano più corti. Per forza di cose in un giorno vengono in mente meno cose da dire, e quindi la lunghezza ne risente. Un'altro problema è la forma. Scrivo e riscrivo più in fretta, il che porta ad un naturale generarsi di errori grammaticali. Tutto sommato però non è impossibile mantenere il ritmo, ammesso di prendersi comunque un periodo a fine stesura per effettuare una rilettura correttiva.
Un vantaggio che ho notato invece è che risulta più facile mantenere uno stile omogeneo. Beh, almeno per me è un vantaggio. L'altro giorno mi sono riletto il primo capitolo e per poco non lo cancellavo e lo riscrivevo da capo... bellissimo, per carità, lo adoro. Però è completamente diverso dallo stile che sto tenendo oggi.
Devo fare un piccolo mea culpa. Il motivo per cui avevo iniziato questo blog sta proprio nel fatto che mi era venuto in mente la prima parte de Il Sigillo, una storiella seria ma raccontata in maniera ironica. Negli ultimi capitoli quel tipo di ironia si è dapprima assottigliata fin quasi a sparire. Credo proprio che mi impegnerò per recuperare quella freschezza e quella simpatia che ero riuscito ad infondere nelle prime pagine di questo libro.
Tutto questo cosa c'entra col titolo del post? Niente! Ok, non sono pazzo... oddio, forse un po' lo sono. Il punto è che finora vi ho fatto le 'comunicazioni di servizio', ora però è giunto il momento di arrivare al vero motivo che mi ha spinto a scrivere questo breve post.
Stamattina, preso da una botta di fancazzismo, ho deciso di provare ad impaginare il libro, o perlomeno ciò che ho scritto finora. Ho scaricato diverse guide su come si impaginano i libri in maniera professionale e mi sono messo al lavoro. Il risultato mi ha lasciato a dir poco senza parole: 150 PAGINE!!!!
Credevo di averne scritte al massimo una cinquantina. Mai mi sarei aspettato di aver scritto una mole così enorme di testo. Eppure siamo solo all'inizio, sto presentando i personaggi e tratteggiando la storia... Se adesso sono a 150 pagine, per completare il libro arriverò almeno a 1500! Questo mi ha portato a fare una seria considerazione sul proseguo della storia e su come organizzarla. Da bravo scrittore Fantasy ho deciso di realizzare una trilogia. Questo porta una grande semplificazione dal mio punto di vista. Nel senso che manterrò comunque la visione di insieme della storia, ma per il momento mi concentrerò sul raggiungere un obbiettivo più immediato che porterà alla conclusione del primo libro. Inoltre in questa maniera posso meditare con più calma su come gestire le parti successive della storia.
Beh, detto questo ci terrei a ringraziare tutte le persone che finora mi hanno seguito e che in giro per internet mi hanno fatto i complimenti (vi becco tutti con le statistiche di Blogger :D)
Vi auguro una buona lettura coi capitoli a venire.
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Complimenti per le 150 pagine, promette di essere una trilogia gigantesca :)
RispondiEliminaNiente male l'idea di scrivere giorno per giorno. E' verò però che i testi si sono ristretti, non è detto che questo sia un male, ho notato che sono comunque molto ricchi soltanto svolgi la storia occupando più capitoli di prima, almeno questa è la mia impressione su come potrebbe risultare questo tuo esperimento.
Che formato hai scelto per l'impaginazione, se posso chiedere? Io lo vedrei bene in un formato che sia poco più di un a5 e poco meno di un a4, chissà :)
Sorrisi
Ste
Beh, quello di scrivere giorno per giorno è solo un esperimento. Una cosa che sicuramente voi non noterete, ma che a me pesa parecchio è il fatto che ho poco tempo per pensare a cosa scrivere, il ché limita la mia fantasia. Pertanto finita questa settimana "sperimentale" tornerò a scrivere uno o due capitoli a settimana!
RispondiEliminaIeri ho avuto la folgorazione su come concludere il primo libro. Mi sono fatto uno schema di tutti gli eventi principali che dovranno accadere da qui alla conclusione, quindi adesso vado un po' meno "a braccio". La cosa mi permette di fare anche delle stime sui tempi. Se riesco a mantenere una certa costanza nella scrittura dovremmo vedere la fine della prima avventura tra fine febbraio e inizio marzo (Ovviamente è solo un'ipotesi).
Intanto ho già iniziato a buttare giù qualche idea per il secondo!
Come formato ho seguito una guida che indicava di usare l'A5, ho anche sbirciato un po' di libri ad una fiera per vedere il formato di stampa tipico di editori come Salani e Mondadori.
La [quasi] costante è l'A5 con 33 righe di testo per pagina. Font Times (che io odio) corpo 12.
In realtà la guida suggerisce di portare il corpo a 11 se col corpo 12 si superano le 500 pagine... mi sa che mi toccherà di questo passo!
Oddio, in realtà era giusto per il gusto di vederlo in formato "libresco". Dubito che qualcuno si sprecherà mai a pubblicarlo XD
(Anche perché dovrebbero essere pazzi a pubblicare qualcosa che l'autore sta fornendo gratuitamente al popolo di internet :D)
Ho riletto questi ultimi capitoli dall'inizio del tuo esperimento (io sono quella della seconda lettura) e devo dire che c'è un pò di carenza di situazioni, i capitoli precedenti sono molto esaurienti mentre questi ti lasciano con il pensiero in sospeso. Quindi per quanto l'idea sia potenzialmente geniale, mi piace tuttora, non è forse adatta a questo genere letterario :)
RispondiEliminaSicuramente l'A5 è uno dei formati editoriali standard, un tempo ho passato alcuni mesi come pseudo tipografa e ne ho impaginati in questo formato da non poterne più vedere (fortuna che erano libricini piccolini). Per il carattere io ho sempre utilizzato il Verdana, lo adoro, ed in stampa è il carattere più leggibile in assoluto a qualunque size lo si porti.
E per il libro, mai dire mai, puoi sempre auto-pubblicarti, nulla è impossibile, come puoi sempre mettere tutto nel cassetto del comò così che resti ai posteri l'intonsa prima edizione (in quest'ultima frase mi sento molto americana:P)
Ste
Mah, non credo che dipenda dal genere.
RispondiEliminaSono sicuro che se avessi maggiore esperienza sarei riuscito a tirare fuori qualcosa di meglio. Non vuole essere una giustificazione, solo un dato di fatto.
Poi devi comunque tenere conto che quella che tu stai leggendo (e con te spero anche molte altre persone) è la prima stesura. Quella che arriva sulla carta stampata non è MAI la prima stesura. Probabilmente quando avrò terminato il libro e lo riprenderò in mano, molte parti verranno modificate, riviste o persino riscritte. E' la normale procedura.
Per quanto riguarda la pubblicazione, stavo anche pensando a media alternativi. Potrei produrre un e-Book con il testo revisionato e corretto. Magari impaginato carino e con le illustrazioni di Elisa a fare da valore aggiunto. Se Amazon metterà a disposizione per noi italici la piattaforma Kindle potrebbe essere una buona soluzione. Molti autori hanno fatto fortuna in America pur senza mai stampare un libro. In alternativa c'è l'iBookStore, ma non sono un grande fan della Mela. La Mondadori e la Feltrinelli stanno pensando di mettere su un loro eBook store, quindi anche quella potrebbe essere una via.
Magari potrei venderlo ad un prezzo simbolico (2 o 3 euro, massimo 5 se divento avido), giusto per chi ha apprezzato il blog e magari vuole un qualcosa in più o semplicemente ringraziarmi del lavoro svolto.
Insomma, nel pieno spirito del web 2.0
Mi piace l'idea che quello che vi fornisco è un prodotto open. Dove l'influenza dei lettori si può riflettere anche nello svolgimento delle avventure che narro. (In proposito avrei parecchie idee, ma per metterle in pratica avrò bisogno di più lettori attivi come te)
Da programmatore non ho mai contribuito alla comunità open-source, forse lo farò come scrittore :D
In alternativa a fine stesura nascondo tutti i post, revisiono il tutto, aspetto un mesetto e comincio a mandare in giro il dattiloscritto facendo lo gnorri XD
Un programmatore che scrive è come un webmaster che disegna, una casualità che incontro sempre più di frequente :P
RispondiEliminaL'ebook è un ottima cosa, io ci sto studiando sopra da un bel pezzo, per trovare l'idea giusta. E' il modo migliore per ottenere il massimo da pochissimo avendo un mare di possibilità davanti. Non so se hai visto "Alice" l'ebook animato per ipad, io trovo sia magnifico e di altri esempi il net ne è pieno :)
Un libro open, ti assicuro che se avessi tanti lettori funzionerebbe. Io ho fatto qualcosa del genere moltissimi anni fa e fu un'esperienza molto bella. La tua idea per quanto credo non sia esattamente quel che ho fatto io ha la stessa matrice e quindi può ottenere gli stessi risultati, soltanto servono molti utenti :)
Ste